Scarface (Scarface.
The Shame of a Nation)
Regia:
Howard Hawks
USA,
1932, durata 90 min., b/n
Interpreti:
Paul Muni, Ann Dvorak, Gorge Raft, Boris Karloff, Karen Morley, Vince Barnett,
Osgood Perkins, C. Henry Gordon.
Ascesa
e caduta di Tony Camonte (Paul Muni), boss della mafia. Tradito dall’amore
morboso per la sorella (Ann Dvorak), uccide il suo braccio destro (George Raft)
che in segreto l’aveva sposata. Il declino è tragico e ineluttabile.
Il
film che Hawks preferiva, prodotto da Howard Hughes e sceneggiato da un
quintetto all stars capitanato da Ben
Hecht, sotto il costante controllo di Hawks stesso. Pesantemente rimaneggiato
dalla censura che ha imposto due finali alternativi e altre scene in seguito
eliminate. Il sottotitolo “Vergogna di una nazione” è stato voluto dal produttore per placare il moralismo
imperante.
Un
succedersi di sparatorie, di corse in automobile per le strade cittadine, di
ambientazioni lugubri e notturne o vistosamente lussuose e scintillanti: tutti
gli stereotipi, fissati una volta per tutte, del genere che questo film
inaugura, il gangster movie. Del
genere, tuttavia, rimane uno dei vertici insuperati «non per la furia saettante
del ritmo, non per la ricca galleria dei personaggi, non per la vigoria
plastica delle immagini e nemmeno per la mancanza di scorie sentimentali»
(Morandini). Come ricorda lo stesso Hawks nella bella, lunga intervista
rilasciata a Joseph McBride, la trama non sarebbe altro che la storia della
famiglia Borgia ambientata nella Chicago del Proibizionismo, con tanto di
rapporto incestuoso, che non è stato possibile sviluppare compiutamente, tra
fratello e sorella.
Rifatto
da Brian De Palma nel 1983, con Al Pacino protagonista.
Gruppo Cinema Arsenale Rosebud
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Renato Carlassara
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