giovedì 2 febbraio 2012

Che fine ha fatto Baby Jane ?


Che fine ha fatto Baby Jane ?
(What Ever Happened to Baby Jane ?)
Regia: Robert Aldrich
USA, 1962, durata 129 minuti, bianco e nero.

Siamo nel 1917: Jane Hudson è una bambina prodigio che, grazie alle precoci doti canore e alla bellezza, gira per i teatri di vaudeville degli Stati Uniti insieme al padre, che l'accompagna nei suoi numeri di canto e ballo. Il successo tuttavia è troppo per non far sì che Baby Jane assuma atteggiamenti da diva viziata e capricciosa, che tratta tutti, e specialmente la timida sorella Blanche, in modo altezzoso e sprezzante.
Lo scenario cambia radicalmente quando le due sorelline crescono. Con l'adolescenza Baby Jane perde la freschezza che aveva prima ed iniziano per lei gli insuccessi. Al contrario, Blanche intraprende con successo la via dello spettacolo, diventando una delle dive più famose, belle e pagate dello star system hollywoodiano della prima metà degli anni trenta. Ma nel 1935 la sua carriera si interrompe tragicamente quando una sera, un incidente automobilistico dai contorni poco chiari provocato volontariamente da una delle sorelle Hudson, porta Blanche su una sedia a rotelle rompendosi la spina dorsale. Pare che la responsabile dell'incidente sia Jane. Si arriva al 1962. Jane, ormai alcolizzata e mentalmente disturbata, sottopone l'indifesa Blanche alle più macabre angherie, quasi per vendicarsi del successo e della popolarità che - nella sua mente contorta - quest'ultima le avrebbe rubato. In un folle delirio una Jane ormai ultra-cinquantenne decide addirittura di rimettere in scena il numero che era solita portare in palcoscenico quando era ancora la bellissima ed acclamata Baby Jane, coinvolgendo tra l'altro un giovane pianista sbandato di nome Edwin Flagg. Inutile dire che il progetto fallisce miseramente ancor prima di abbozzarsi, e questo getta ancor più nello sconforto e nella spirale della pazzia la già instabile Jane. Blanche, intanto, tenta in tutti i modi di persuadere la sorella ad acconsentire alla vendita della casa in cui vivono e ad accettare di farsi curare in una clinica psichiatrica, ma Jane non ne vuol sapere tanto che, quando trova Blanche al telefono con un dottore dopo aver raggiunto il piano inferiore trascinandosi per la balaustra delle scale, la picchia senza pietà e la segrega legata in camera sua. Quando Jane arriva ad uccidere una domestica che aveva constatato il terribile stato di prigionia in cui era tenuta Blanche, la situazione peggiora notevolmente e Jane, impaurita, sembra cercare affetto e protezione in Blanche. In un momento di regressione infantile, Jane decide di portare la sorella ormai esanime in spiaggia dove crede di esser tornata ai tempi in cui da piccola cantava sulla riva del mare destando l'attenzione e l'ammirazione dei bagnanti. Quando Blanche, ormai in fin di vita confessa la verità: al contrario di quanto sempre sostenuto, era stata lei a tentare d'investire Jane con la macchina, ma quest'ultima si era spostata in tempo e l'urto contro il cancello aveva provocato a Blanche la frattura della spina dorsale; uscita a stento dalla macchina dopo che Jane si era allontanata sconvolta, Blanche si era trascinata quasi davanti al cofano, approfittando poi del fatto di esser stata trovata dalla polizia lì per la strada e che Jane era stata rinvenuta ubriaca in un albergo subito dopo, per accusare la sorella, non denunciandola ma facendole rimanere un forte senso di colpa per quell'incidente, le cui vere dinamiche erano state cancellate dalla mente sconvolta di Jane. E Jane, ormai mentalmente regredita, invece che accanirsi contro di lei, si sorprende teneramente dicendole: "Allora in tutti questi anni avremmo potuto essere amiche". Alla fine si lascerà prendere dai poliziotti, circondata da una piccola folla incuriosita, che lei pensa sia lì per vedere Baby Jane esibirsi di nuovo.
Analisi
Il film si presenta come un misto tra melodramma gotico e grand guignol. Nel raccontare il macabro rapporto tra due sorelle ex-dive, non manca anche di deridere il mondo dello spettacolo. Agghiacciante il modo in cui il regista scava nelle menti dei suoi personaggi, descrivendone e compatendone complessi e manie. Da ricordare a proposito l'eccezionale suspense che si crea quando Jane, servendo la colazione a Blanche, la avvisa che ci sono i topi in cantina, e quest'ultima affamata crede, a torto, che sia impossibile che la sorella sia arrivata a metterle un topo sul vassoio.
Il film rappresenta inoltre una grande innovazione nella tecnica di montaggio ed è celebre per aver unito due delle più grandi star della vecchia Hollywood, nonché due delle più acerrime rivali dello schermo: Bette Davis e Joan Crawford.


A cura di Paul Zilio






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