L’Associazione Culturale Porte
Aperte e Arsenale Rosebud vi ricordano l'appuntamento settimanale con
la rassegna
LA crisi del sistema ed il
sistema della crisi,
presentato presso la sala "Pacifico
Guidolin" (raggiungibile dal retro della biblioteca comunale di Castelfranco
Veneto).
giovedì
16 maggio
alle ore 20.45
vi presentiamo il documentario vincitore del PREMIO OSCAR 2011 per la sua
sezione INSIDE
JOB,
"Il
film che è costato 20 TRILLIONI
DI DOLLARI!!!".
da
rassegna stampa:
IL
FESTIVAL DI CANNES PUBBLICO IN CODA PER «INSIDE JOB» IL DOCUMENTARIO FUORI
CONCORSO CHE RACCONTA CON RIGORE IL DISASTRO MONDIALE DEGLI ULTIMI ANNI FACENDO
PARLARE PROTAGONISTI E ACCUSATORI: UN' OPERAZIONE DI GRANDE CINEMA
L'
«affare» dentro la Crisi: il film-pugno nello stomaco
Ferguson
ricostruisce errori e conflitti d' interesse
DA UNO
DEI NOSTRI INVIATI CANNES - Per il direttore del festival Thierry Frémaux, che
l' ha messo fuori gara, «è un film necessario e utile» ma qualcuno è arrivato a
definirlo «il più terrificante horror dell' anno». Certo è che Inside Job di
Charles Ferguson ieri ha fatto fare al pubblico una coda ben più lunga dei due
film in concorso, l' africano Un Homme qui crie di Mahamat-Saleh Haroun e
il francese La Princesse de Montpensier di Bertrand Tavernier. Nonostante
sia «soltanto» un documentario. Ma che documentario! Con un rigore da far
invidia a Cartesio, Ferguson ha ricostruito la ragnatela di responsabilità e di
interessi che hanno portato alla più grave crisi economica dal 1929 e che ha
rischiato di mettere sul lastrico l' economia di tutto il mondo. Si comincia con
quella islandese che nel 2008 ha mandato in bancarotta un intero Stato (la
febbre speculativa importata da Wall Street aveva spinto le banche locali a
indebitarsi per un valore di dieci volte superiore al prodotto interno lordo) e
si arriva fino alle recentissime audizioni dei manager Goldman Sachs davanti
alla commissione del senato americano. In mezzo, per quasi due ore, la
ricostruzione di come la finanza ha speculato e di fatto ingannato (di questo
sono accusati i responsabili della Goldman Sachs) migliaia di risparmiatori in
tutto il mondo. Ma a mettere davvero più paura di un film horror sono
soprattutto le responsabilità e le complicità di chi, quelle speculazioni,
avrebbe dovuto contrastarle e combatterle e invece le ha - a volte
spudoratamente – favorite. (…)
Mereghetti
Paolo
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(17 maggio 2010) - Corriere della Sera
(17 maggio 2010) - Corriere della Sera
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