giovedì 16 maggio 2013

giovedì 16 maggio - INSIDE JOB

                                                                      




L’Associazione Culturale Porte Aperte e Arsenale Rosebud vi ricordano l'appuntamento settimanale con la rassegna 
LA crisi del sistema ed il sistema della crisi, presentato presso la sala "Pacifico Guidolin" (raggiungibile dal retro della biblioteca comunale di Castelfranco Veneto).

giovedì 16 maggio alle ore 20.45 vi presentiamo il documentario vincitore del PREMIO OSCAR 2011 per la sua sezione INSIDE JOB, "Il film che è costato 20 TRILLIONI DI DOLLARI!!!".

da rassegna stampa:

IL FESTIVAL DI CANNES PUBBLICO IN CODA PER «INSIDE JOB» IL DOCUMENTARIO FUORI CONCORSO CHE RACCONTA CON RIGORE IL DISASTRO MONDIALE DEGLI ULTIMI ANNI FACENDO PARLARE PROTAGONISTI E ACCUSATORI: UN' OPERAZIONE DI GRANDE CINEMA

L' «affare» dentro la Crisi: il film-pugno nello stomaco
Ferguson ricostruisce errori e conflitti d' interesse
DA UNO DEI NOSTRI INVIATI CANNES - Per il direttore del festival Thierry Frémaux, che l' ha messo fuori gara, «è un film necessario e utile» ma qualcuno è arrivato a definirlo «il più terrificante horror dell' anno». Certo è che Inside Job di Charles Ferguson ieri ha fatto fare al pubblico una coda ben più lunga dei due film in concorso, l' africano Un Homme qui crie di Mahamat-Saleh Haroun e il francese La Princesse de Montpensier di Bertrand Tavernier. Nonostante sia «soltanto» un documentario. Ma che documentario! Con un rigore da far invidia a Cartesio, Ferguson ha ricostruito la ragnatela di responsabilità e di interessi che hanno portato alla più grave crisi economica dal 1929 e che ha rischiato di mettere sul lastrico l' economia di tutto il mondo. Si comincia con quella islandese che nel 2008 ha mandato in bancarotta un intero Stato (la febbre speculativa importata da Wall Street aveva spinto le banche locali a indebitarsi per un valore di dieci volte superiore al prodotto interno lordo) e si arriva fino alle recentissime audizioni dei manager Goldman Sachs davanti alla commissione del senato americano. In mezzo, per quasi due ore, la ricostruzione di come la finanza ha speculato e di fatto ingannato (di questo sono accusati i responsabili della Goldman Sachs) migliaia di risparmiatori in tutto il mondo. Ma a mettere davvero più paura di un film horror sono soprattutto le responsabilità e le complicità di chi, quelle speculazioni, avrebbe dovuto contrastarle e combatterle e invece le ha - a volte spudoratamente – favorite. (…)
Mereghetti Paolo
Pagina 042/043
(17 maggio 2010) - Corriere della Sera

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